regolatrici

Le regolatrici sono dispositivi o circuiti progettati per controllare e mantenere costante una grandezza fisica entro limiti prefissati, adattando l’output in risposta a variazioni di ingresso o di carico. Possono essere di tipo elettrico o meccanico e si impiegano in sistemi di alimentazione, automazione e controllo di processo. Il principio comune è la retroazione: una grandezza misurata viene confrontata con un riferimento e l’errore viene usato per azionare un elemento di regolazione fino a ridurre l’errore.

Classificazione: regolatori elettronici (lineari e switching), regolatori meccanici o idraulici (regolatori di flusso, di pressione o di velocità), e regolatori di temperatura o termoregolatori (termostati e controllori PID). Esistono inoltre regolatori di tensione o di corrente che forniscono una uscita stabile indipendentemente dalle variazioni di carico o ingresso.

Principi di funzionamento: i regolatori lineari impostano l’uscita tramite un elemento di potenza che segue il riferimento; i regolatori switching convertono energia in modo modulato per ottenere alta efficienza, utilizzando tecniche come PWM e convertitori buck, boost o buck-boost. I termoregolatori e i controller di processo usano feedback per regolare temperature, velocità o altre grandezze con azionamenti quali valvole, motori o attuatori, spesso integrando logica di controllo come PID.

Applicazioni comuni includono alimentatori, apparecchiature elettroniche, sistemi di automazione industriale, veicoli e impianti domotici. Prestazioni tipiche riguardano stabilità, risposta transitoria, rumore ed efficienza: i regolatori lineari sono semplici e silenziosi ma dissipano potenza, i regolatori switching sono efficienti ma più complessi e possono introdurre rumore elettrico.