omissione

Omissione è l’atto o il risultato di non includere, non aggiungere o non compiere qualcosa che normalmente sarebbe previsto o desiderabile. L’origine term( in italiano) deriva dal latino omittere, che significa lasciare andare o tralasciare. L’uso della parola è esteso a più campi, dove può indicare sia una scelta volontaria sia una lacuna involontaria.

In linguistica e retorica l’omissione concerne l’assenza di una parola o di un elemento nella strutturazione di una frase o di un discorso. Può essere impiegata per ragioni stilistiche, per ragioni sintattiche o per contesto persuasivo. Nell’analisi testuale, l’omissione si distingue dall’ellissi: quest’ultima è spesso considerata una figura retorica o una semantica legata a una comprensione implicita, mentre l’omissione è il semplice atto di non riportare un pezzo di informazione.

In diritto l’omissione è rilevante quando sorge un dovere giuridico di agire, riferire o soccorrere. L’omissione di atti dovuti può costituire reato o responsabilità civile se produce danno o compromette un interesse tutelato. Esempi comuni includono l’omissione di soccorso o l’inosservanza di obblighi professionali. La gravità dipende dal chiaro obbligo e dal nesso causale con l’evento dannoso.

Nell’informazione e nella comunicazione l’omissione descrive la non divulgazione di fatti rilevanti o la selezione intenzionale di dati, che può influire sulla veridicità o sull’equilibrio di una narrazione. Nella scienza e nell’analisi dei dati può riferirsi a omissioni di dati o metodologie, con potenziali rischi di distorsione e di bias.

In sintesi, l’omissione definisce una mancanza che può essere casuale, volontaria o giuridicamente rilevante, a seconda del contesto e degli obblighi esistenti.