autostima

Autostima è la valutazione globale che una persona attribuisce a se stessa, includendo il senso di valore personale e le proprie competenze. Può influenzare il modo in cui ci si comporta, si gestiscono le sfide e si relazionano con gli altri. L'autostima si sviluppa dall'infanzia attraverso le esperienze interpersonali, l'attaccamento, i feedback dei caregiver e le norme culturali che caratterizzano l'ambiente di vita.

Le principali componenti sono una valutazione cognitiva del proprio valore, una componente affettiva di stima e accettazione, e una dimensione comportamentale che riguarda motivazione, resilienza e gestione di difficoltà. Per misurarla si utilizzano strumenti psicometrici, tra cui versioni italiane della Rosenberg Self-Esteem Scale, insieme ad altre scale e a valutazioni qualitative.

Un livello basso di autostima è stato associato a rischi per la salute mentale, come ansia e depressione, mentre un livello moderato e sostenuto di autostima è correlato a benessere e prestazioni adattive. Tuttavia un'autostima molto elevata può associarsi a comportamenti rischiosi o a tratti narcisistici.

Strategie di sviluppo includono l'adozione di una visione realistica di sé, l'auto-compassione, la gestione dei pensieri automatici, l'impostazione di obiettivi realistici, il supporto sociale e esperienze di successo che consolidano la fiducia nelle proprie capacità.

Il contesto culturale influisce sull'espressione dell'autostima: culture individualiste tendono a enfatizzare le differenze personali, mentre quelle collettiviste valorizzano il gruppo e la conformità. È utile distinguere autostima da autoefficacia: la prima riguarda il valore e l'auto-accettazione; la seconda la fiducia nelle capacità di eseguire compiti specifici.