lautoaccettazione

Autoaccettazione è il processo di riconoscimento e accettazione di sé, inclusi difetti, limiti ed esperienze dolorose. L’espressione deriva dall’uso di auto- (sé) e accettazione ed è distinta da una semplice valutazione positiva di sé; si fonda sull’idea di accogliere pensieri, emozioni e caratteristiche personali senza giudizio permanente. In psicologia, l’autoaccettazione è spesso considerata una base per il benessere psicologico, facilitando la gestione dell’autocritica e delle emozioni spiacevoli.

Panorama teorico e ambiti di applicazione: l’autoaccettazione è affrontata in approcci come la psicologia positiva e l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Rispetto all’autostima, che tende a dipendere dal grado di approvazione esterna o dal successo, l’autoaccettazione mira a un’approvazione interna incondizionata che resta stabile anche di fronte a errori o fallimenti.

Benefici e implicazioni: una maggiore autoaccettazione è associata a riduzione di ansia e depressione, maggiore resilienza, minore autocritica e miglioramento delle relazioni interpersonali. Può favorire comportamenti coerenti con i propri valori e sostenere il cambiamento personale quando accompagnata da impegno verso obiettivi significativi.

Tecniche e pratiche: pratiche di mindfulness e compassione verso sé stessi, journaling, ristrutturazione cognitiva e traiettorie di auto-accettazione guidate da terapie come ACT. Ostacoli comuni includono perfezionismo, memorie di vergogna e contesto culturale che valorizza la perfezione.

Voci correlate: autostima, compassione verso sé, autocritica, mindfulness.