affaticamento

L’affaticamento è uno stato di stanchezza pronunciata che limita la capacità di svolgere attività fisiche o mentali e può accompagnarsi a riduzione della forza, difficoltà di concentrazione e sensazione di esaurimento. Non è una malattia autonoma, ma un sintomo che può derivare da cause temporanee legate allo stile di vita o da condizioni mediche sottostanti. Può essere acuto o cronico.

Le cause sono molteplici e includono sforzo fisico intenso senza adeguato recupero, carenza di sonno, stress o disturbi dell’umore, e uno spettro di condizioni cliniche come anemia, ipotiroidismo o ipertiroidismo, infezioni, malattie croniche (insufficienza cardiaca, malattie polmonari), diabete, malnutrizione o disidratazione. Anche i farmaci — tra cui sedativi, antidepressivi, antistaminici o beta-bloccanti — possono contribuire all’affaticamento.

Una valutazione clinica può essere necessaria quando l’affaticamento è grave, improvviso, associato a perdita di peso non spiegata, febbre persistente, sudorazione notturna, dolori persistenti o deficit neurologici. Si distingue da semplice stanchezza temporanea per la durata, l’impatto sulla qualità della vita e la presenza di sintomi associati.

La diagnosi si basa su anamnesi, esame fisico e, se indicato, accertamenti mirati: emocromo, funzionalità tiroidea, glicemia, parametri infiammatori e funzionalità organica pertinente. In alcuni casi possono essere necessari esami cardiaci, polmonari o ulteriori indagini per individuare cause specifiche.

Il trattamento è mirato alla causa: correzione di carenze, gestione di patologie di base e adattamento dello stile di vita. Misure generali includono sonno regolare, attività fisica graduale, idratazione e dieta equilibrata. Nel caso di affaticamento legato a disturbi dell’umore o al sonno, possono essere utili interventi psicologici, gestione dello stress e terapie mirate.