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disturbi

Disturbi è il termine generico utilizzato in medicina, psicologia e scienze affini per indicare condizioni che alterano il normale funzionamento dell’organismo o della mente. In italiano, disturbi può riferirsi sia a disfunzioni fisiche sia a disturbi mentali o comportamentali. I disturbi possono essere acuti o cronici e derivare da malattie, traumi, stress, fattori genetici o sviluppivi, o da una combinazione di questi.

Le categorie di disturbi sono molteplici e spesso interconnesse. Tra i disturbi fisici o somatici figurano

La diagnosi è effettuata da professionisti sanitari mediante anamnesi, esame clinico e criteri diagnostici standardizzati, come

Gli aspetti di salute pubblica evidenziano che i disturbi rappresentano una significativa fonte di morbidità e

condizioni
che
interessano
organi
o
sistemi,
talvolta
con
sintomi
che
non
hanno
una
causa
organica
immediata.
Tra
i
disturbi
mentali
troviamo
disturbi
d’ansia,
disturbi
dell’umore,
disturbi
psicotici,
disturbi
di
personalità
e
altri
disturbi
neuropsichiatrici.
Altre
tipologie
comuni
includono
disturbi
del
sonno,
disturbi
dell’alimentazione,
disturbi
neurocognitivi
(come
la
demenza
o
altre
forme
di
decadimento
cognitivo)
e
disturbi
dello
sviluppo
o
dello
spettro
autistico.
Esistono
anche
disturbi
correlati
all’uso
di
sostanze
o
a
dipendenze
comportamentali.
L’elenco
non
è
esaustivo
e
i
disturbi
possono
sovrapporsi.
i
manuali
DSM
o
ICD.
La
valutazione
può
includere
test
specifici
e
valutazioni
psicologiche
o
neurologiche,
nonché
l’esclusione
di
altre
cause.
Il
trattamento
è
mirato
al
disturbo
specifico
e
può
comprendere
farmacoterapia,
psicoterapia,
interventi
psicoeducativi,
cambiamenti
dello
stile
di
vita
e
programmi
di
riabilitazione.
impatto
sulla
qualità
della
vita.
L’accesso
alle
cure,
la
diagnosi
precoce
e
la
lotta
allo
stigma
sono
fattori
chiave
per
migliorare
gli
esiti,
mentre
la
ricerca
prosegue
per
chiarire
fattori
di
rischio,
meccanismi
e
interventi
efficaci.