spettro

Spettro è un termine italiano che indica una gamma o un insieme di elementi percepibili o suscettibili di osservazione lungo una certa dimensione. In senso generale può riferirsi a un’ampia varietà di scale, continuità o gamme, ad esempio un fenomeno o una proprietà che si presenta in diverse varianti. L’uso è comune in scienze, tecnologia e linguaggio quotidiano per descrivere ciò che varia in intensità, colore, frequenza o altro parametro lungo un continuum.

Nel campo della fisica e dell’ottica, lo spettro indica l’insieme delle frequenze o delle lunghezze d’onda di una radiazione. Lo spettro elettromagnetico comprende radio, microonde, infrarossi, visibile, ultravioletti, raggi X e raggi gamma. Lo spettro visibile è la porzione percepita dall’occhio umano e, dispersa tramite un prisma, rivela la sequenza di colori. In spettroscopia si studiano gli spettri di emissione e di assorbimento, che mostrano linee caratteristiche corrispondenti a specifiche transizioni.

Lo spettro trova applicazione anche in altri campi: in acustica e elaborazione dei segnali, lo spettro di potenza o di ampiezza descrive come l’energia o l’informazione si distribuisce tra le frequenze; lo spettro di un suono è la sua composizione in toni e armoniche. In medicina e psicologia si parla di disturbi dello spettro autistico (DSA) come di una dimensione continua di condizioni.

Il termine è spesso accompagnato da specificazioni (spettro completo, spettro cromatico, spettro di emissione, spettro di assorbimento) per chiarire l’ambito di osservazione, ma resta un concetto fondamentale per indicare una gamma o serie continua di stati, fenomeni o componenti.