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riinterpretazione

La riinterpretazione è l'atto di interpretare nuovamente qualcosa, spesso alla luce di nuove evidenze, prospettive o contesti. Il termine indica una revisione o un ampliamento di una lettura, analisi o interpretazione iniziale, non una semplice ripetizione delle conclusioni originali.

Etimologia: ri- significa nuovamente e interpretazione deriva da interpretare. Il termine segnala una scelta consapevole di

Nelle arti e nelle scienze umane, la riinterpretazione riguarda la rilettura di letteratura, musica, cinema e

Nelle scienze, la riinterpretazione può comportare rivalutazioni di dati, metodi o modelli alla luce di nuove

In diritto e politica, la riinterpretazione indica rileggere disposizioni legislative, trattati o norme costituzionali in luce

Il processo richiede giustificazione chiara, riferimenti alle fonti e confronto con interpretazioni concorrenti. Può riflettere evoluzioni

Voci correlate: interpretazione, reinterpretazione, adattamento, ermeneutica.

passare
da
una
lettura
fissa
a
una
lettura
rinnovata,
spesso
in
risposta
a
nuove
informazioni.
arte
visiva.
Critici
o
creatori
possono
enfatizzare
contesti
nuovi—storici,
politici,
biografici—o
adottare
quadri
teorici
differenti,
come
psicoanalitico,
femminista
o
decostruzionista.
tecniche
o
teorie.
Tali
revisioni
possono
modificare
conclusioni,
alimentare
dibattiti
sulla
replicazione
e
stimolare
nuove
ipotesi,
sottolineando
la
necessità
di
trasparenza
metodologica.
di
condizioni
sociali
mutevoli,
nuovi
precedenti
o
cambiamenti
interpretativi.
Tribunali
ed
enti
legislativi
possono
avviare
tali
reinterpretazioni
tramite
sentenze,
emendamenti
o
dottrine.
di
evidenze
o
valori,
ma
comporta
rischi
di
bias
o
anacronismo
se
la
lettura
oscura
fonti
primarie.