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biodegradabili

La biodegradabilità è la proprietà di una sostanza di essere trasformata da microrganismi in composti naturali, come anidride carbonica, acqua e biomassa. La velocità e l’estensione di questa trasformazione dipendono dalle condizioni ambientali, nonché dalla struttura chimica del materiale.

Biodegradabilità non equivale automaticamente a beneficio ambientale. Molti materiali si degradano solo in condizioni specifiche di

Esempi comuni includono biopolimeri come PLA (acido polilattico) e PHA, che possono essere biodegradabili o compostabili

Standard e certificazioni esistono per definire la compostabilità e la biodegradabilità, tra cui EN 13432, ISO

Implicazioni ambientali: l’uso di materiali biodegradabili può ridurre i rifiuti a lungo termine, ma va integrato

temperatura,
umidità
e
ossigeno;
la
biodegradazione
può
avvenire
in
ambienti
aerobici
o
anaerobici
e
può
portare
alla
produzione
di
CO2
o
biogas.
Alcuni
prodotti
sono
progettati
per
essere
compostabili
in
impianti
industriali
o
domestici,
altri
si
degradano
molto
lentamente
se
esposti
in
natura.
sotto
condizioni
adeguate;
carta,
cartone
e
fibre
naturali
sono
spesso
biodegradabili.
È
importante
distinguere
tra
materiali
biodegradabili
e
compostabili:
quest’ultimi
richiedono
condizioni
di
compostaggio
certificate.
17088
e
ASTM
D6400.
Queste
norme
descrivono
criteri
di
degradazione
entro
tempi
specifici
e
la
non
tossicità
dei
residui.
Tuttavia,
la
biodegradazione
non
è
garantita
in
ambienti
naturali
o
marini.
con
una
gestione
dei
rifiuti
adeguata,
raccolta
selettiva
e
infrastrutture
di
compostaggio.
In
assenza
di
tali
condizioni,
la
degradazione
potrebbe
non
avvenire
o
generare
microplastiche.