diluizioni

Le diluizioni sono operazioni mediante le quali la concentrazione di una sostanza in una soluzione viene ridotta mediante l’aggiunta di solvente o rimozione di parte della soluzione. Sono utilizzate in chimica, biologia, medicina, diagnostica e ambiti industriali per ottenere concentrazioni definite a partire da soluzioni più concentrate.

Esistono vari tipi di diluizioni. La diluizione semplice comporta un unico passaggio: si preleva una quantità V1 di una soluzione concentrata a concentrazione C1 e si aggiunge solvente fino a un volume finale V2, ottenendo una concentrazione C2. Le diluizioni seriali prevedono una serie di passaggi uguali o proporzionali, che producono una progressiva riduzione della concentrazione.

La formula chiave è C1V1 = C2V2, dove C1 è la concentrazione iniziale, V1 il volume prelevato, C2 la concentrazione finale e V2 il volume finale. Esempio: se 1,0 mL di una soluzione 1,0 M vengono diluiti fino a 10,0 mL, la concentrazione finale è 0,10 M (C2 = C1V1/V2).

Aspetti pratici: la precisione delle diluizioni dipende da misure accurate (pipette, cilindri graduati) e dalla qualità del solvente. Errori comuni includono misurazioni imprecise, evaporazione e contaminazioni. Le diluizioni si applicano anche in calibrazione di strumenti, preparazione di standard e contesti microbiologici, dove le diluizioni seriali sono usate per stimare contenuti microbici tramite conteggio CFU.

Limitazioni: in soluzioni non ideali, le attività possono differire dalle concentrazioni teoriche; la temperatura può influire lievemente sui volumi. In farmacologia e diagnostica, le diluizioni devono rispettare protocolli e normative di sicurezza.