Lelettrolisi

Lelettrolisi è un termine non standard in ambito scientifico; nel linguaggio tecnico corretto si parla di elettrolisi. L’elettrolisi è il processo in cui energia elettrica viene impiegata per guidare reazioni chimiche non spontanee, all’interno di una cella elettrolitica formata da due elettrodi immersi in un elettrolita.

Nel funzionamento, una sorgente esterna fornisce una differenza di potenziale tra l’anodo e il catodo. All’anodo avviene l’ossidazione e al catodo una riduzione. Le specie ioniche presenti nell’elettrolita migrano verso gli elettrodi in base al loro segno di carica, consentendo la trasformazione chimica desiderata. In soluzioni acquose, è comune la evoluzione gassosa dell’idrogeno al catodo e dell’ossigeno all’anodo, a meno che non si determinino altre reazioni competitive a causa di ioni presenti.

Le leggi di Faraday collegano la quantità di sostanza prodotta agli impulsi di carica passati: la massa depositata o gasata è proporzionale alla carica elettrica e ai numeri di elettroni trasferiti nel processo redox.

Aspetti pratici includono la scelta degli elettrodi (inerti come platino o grafite; o attivi come rame o nichel) e del elettrolita, che determinano le reazioni e i prodotti. L’elettrolisi trova impiego in numerosi processi industriali, tra cui la produzione di cloro e idrossido di sodio mediante l’elettrolisi del cloruro di sodio (processo al sale), l’elettroplaccatura, la raffinazione dei metalli e la scissione dell’acqua per ottenere idrogeno e ossigeno. Stärke storiche includono scoperte nel XIX secolo che hanno radici nella elettrochimica classica.