tetano

Il tetano è una malattia neurologica potenzialmente grave causata dall’infezione con Clostridium tetani, un batterio che forma spore presenti nel suolo, nelle feci di animali e in ambiente contaminato. Le spore possono entrare nel corpo tramite ferite anche piccole; in condizioni anaerobe si attivano e producono la tetanospasmina, una tossina che provoca la perdita del controllo inibitorio dei neuroni.

La tetanospasmina blocca il rilascio degli neurotrasmettitori inibitori GABA e glicina nel sistema nervoso centrale, con conseguenza di iperattività motoria e spasmi. L’esordio tipico include trisma (difficoltà ad aprire la bocca) e rigidità del collo, seguito da spasmi diffusi, rigidità della schiena e crampi. L’autonomia nervosa può variare e talvolta si verifica ipertensione, tachicardia e tremori. La tetano neonatale è una forma grave che riguarda i neonati, spesso associata a pratiche igieniche inadeguate durante l’assistenza al parto e disinfezione dell’ombelico.

La diagnosi è principalmente clinica, basata sui sintomi e sulla storia di ferite potenzialmente contaminate; non esistono test diagnostici rapidi definitivi. Il trattamento combina gestione della ferita, antibiotici (metronidazolo è comunemente preferito), immunoglobulina antitetanica in caso di vaccinazione incerta, e misure di supporto per ridurre gli spasmi, proteggere le vie aeree e controllare le complicanze. I pazienti possono richiedere cure intensive e supporto ventilatorio.

Prevenzione: vaccinazione con vaccini contenenti toxoide tetanico (DTaP nei bambini; Td/Tdap negli adulti) con richiami periodici, oltre a pratiche di gestione delle ferite e immunizzazione materna per prevenire tetano neonatale. In molti paesi la malattia è rara grazie alla vaccinazione diffusa, ma persiste in aree con bassa copertura vaccinale.