surriscaldamenti

Lo surriscaldamento è lo stato in cui la temperatura di un sistema, un componente o un processo supera i limiti di esercizio previsti. Può interessare ambiti diversi, come l’elettronica, i motori, le batterie o gli impianti industriali, e richiede attenzione per mantenere prestazioni, affidabilità e sicurezza.

Le cause tipiche includono un carico termico eccessivo, una dissipazione del calore inefficiente, condizioni ambientali calde, malfunzionamenti, usura o attrito, e reazioni chimiche in sistemi come le batterie. Anche una progettazione non adeguata o una gestione del raffreddamento insufficiente possono favorire il surriscaldamento durante operazioni prolungate o cicli di carico intenso.

Gli effetti possono variare dall’aumento delle resistenze interne e della perdita di efficienza, al degrado precoce dei materiali isolanti, a prestazioni instabili e, in casi estremi, a incendi o esplosioni. Nei sistemi energetici, il surriscaldamento può anche provocare il cosiddetto thermal runaway, con incremento rapido della temperatura e rischi associati.

La rilevazione e il controllo includono sensori termici, sensori di temperatura in prossimità di componenti critici, termostati, allarmi e sistemi di spegnimento automatico. Tecniche di gestione comprendono la derating, la ventilazione forzata, i sistemi di raffreddamento attivo o liquido, e l’uso di materiali con elevata conduttività termica.

La prevenzione si ottiene con una progettazione termica adeguata, scelta di componenti qualificati, raffreddamento efficace (passivo o attivo), buona ventilazione, isolamento termico e manutenzione regolare. Campi interessati includono elettronica di consumo, veicoli, impianti industriali e batterie agli ioni di litio. Standard e linee guida di sicurezza supportano limiti, monitoraggio e interventi d’emergenza.