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superstizioni

Le superstizioni sono credenze o pratiche secondo cui eventi, oggetti o numeri possiedono poteri o presagi oltre quanto documentato dalla razionalità o dalla scienza. In genere non si basano su prove empiriche e variano notevolmente tra culture diverse. Le superstizioni si manifestano spesso attraverso rituali, oggetti o convenzioni sul calendario, nonché attraverso attribuzioni di fortuna o sventura a gesti, colori o suoni.

Esempi comuni includono toccare legno per allontanare la sfortuna, incrociare le dita, evitare di passare sotto

Origine e diffusione: le superstizioni derivano da tradizioni religiose popolari, pratiche agricole e credenze magiche che

Aspetti psicologici e sociali: dall'angosciante incertezza nasce un bisogno di controllo, che le superstizioni cercano di

Le superstizioni hanno funzioni ambivalenti: possono favorire la coesione sociale o fornire una dinamica di sollievo

una
scala,
oppure
assegnare
significati
particolari
a
numeri
o
giorni.
In
alcune
culture
il
numero
sette
è
considerato
fortunato,
in
altre
invece
il
numero
sette
può
portare
sfortuna;
in
Italia
il
numero
17
è
tradizionalmente
visto
come
sfortunato,
perché
XVII
può
essere
letto
come
VIXI,
"ho
vissuto".
si
sono
sedimentate
nel
tempo.
Si
trasmettono
principalmente
per
via
orale,
ma
si
alimentano
anche
di
racconti
mediati
dai
media,
dal
cinema
e
dalla
pubblicità.
soddisfare
offrendo
spiegazioni
non
giustificate
e
rituali.
Studi
di
psicologia
cognitiva
indicano
fenomeni
come
apofenia,
effetto
di
controllo
o
correlazioni
illusorie
come
meccanismi
di
rinforzo.
dall'ansia,
ma
possono
anche
ostacolare
il
pensiero
critico
o
portare
a
comportamenti
irrazionali.
Nella
cultura
contemporanea
coesistono
con
pratiche
religiose,
rituali
personali
e
credenze
popolari.