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sterilizzazione

Sterilizzazione è l’insieme di processi volti a distruggere o eliminare completamente tutti gli organismi viventi, comprese le spore, presenti su strumenti, materiali o superfici. L’obiettivo è ottenere sterilità, cioè l’assenza di forme microrganiche in grado di crescere. Nel contesto sanitario e laboratoristico la sterilizzazione si distingue da disinfezione e antisepsi, che riducono il numero di microrganismi ma non garantiscono l’eliminazione totale.

I principali metodi di sterilizzazione includono approcci fisici, chimici, termici e radiativi. La sterilizzazione fisica e

Applicazioni tipiche sono dispositivi medici, strumenti chirurgici, impianti e farmaci, oltre a settori alimentare e diagnostico.

termica
comprende
l’uso
di
vapore
saturo
in
autoclave
(ad
esempio
121°C
a
pressioni
di
circa
15
psi
per
periodi
di
15–20
minuti)
e
l’uso
di
calore
secco
ad
alta
temperatura
(circa
160–170°C
per
2–4
ore).
La
filtrazione
è
impiegata
per
liquidi
sensibili
al
calore,
utilizzando
membrane
di
porosità
adeguata
(tipicamente
0,2
μm).
Metodi
chimici
impiegano
sterilizzanti
come
ossido
di
etilene,
perossido
di
idrogeno
o
peracetico;
la
sterilizzazione
radiativa
sfrutta
radiazioni
gamma
o
elettrone
per
trattare
materiali
non
termolabili.
Esistono
anche
tecniche
di
plasma
e
di
combinazione
di
gas.
La
sterilizzazione
è
distinta
dalla
sterilizzazione
contraccettiva
in
ambito
medico-reproduttivo,
dove
si
riferisce
a
interventi
permanenti
(es.
legatura
delle
tube,
vasectomia).
Per
garantire
efficacia,
le
strutture
seguono
procedure
di
convalida,
monitoraggio
e
verifica
tramite
indicatori
biologici
e
standard
di
qualità.