stabilizzante

Stabilizzante è un termine generico che indica una sostanza o una tecnica impiegata per aumentare la stabilità di un sistema contro cambiamenti indesiderati. Le applicazioni sono ampie e comprendono materiali, processi chimici, alimenti e formulazioni. In genere, uno stabilizzante ostacola reazioni indesiderate, protegge dai fattori ambientali o migliora la coerenza delle proprietà fisiche e chimiche.

Nella chimica dei polimeri, i stabilizzanti hanno lo scopo di ritardare la degradazione durante produzione e impiego. Si distinguono in stabilizzanti termici, che limitano la perdita di proprietà a caldo; stabilizzanti UV, che proteggono dai raggi ultravioletti; e antiossidanti, che inibiscono l’ossidazione. Alcuni gruppi includono complessi chelanti di metalli e radical scavengers. L’obiettivo è prolungare la vita utile del materiale e mantenere colore, resistenza e trasparenza.

Nell’industria alimentare, gli stabilizzanti alimentari servono a mantenere la stabilità delle emulsioni, delle sospensioni e della consistenza. Possono agire come emulsionanti, gelificanti, addensanti o antiossidanti. Esempi comuni includono gomma xantana, carragenina, pectine e lecitine; come antiossidanti si usano l’acido ascorbico e altri tocoferoli. La scelta dipende dal prodotto, dal metodo di lavorazione e dalle norme di sicurezza.

Aspetti normativi e valutativi: i stabilizzanti alimentari sono regolamentati da enti come l’EFSA e la FDA e richiedono valutazione di sicurezza, limiti di assunzione e corretta etichettatura. Le etichette riportano spesso la funzione e i codici identificativi.