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sopraventricolare

Sopraventricolare, in cardiologia, è un aggettivo utilizzato per descrivere eventi o condizioni che hanno origine sopra i ventricoli, tipicamente negli atri o nel nodo atrioventricolare. È contrapposto al termine ventricolare, che indica fenomeni originati nelle camere inferiori del cuore. L’espressione viene impiegata principalmente per riferirsi a aritmie o a battiti prematuri che hanno origine sopraventricolare.

Le aritmie sopraventricolari includono tachicardie sopraventricolari, flutter e fibrillazione atriale, tachicardia atriale e alcune formes di

La diagnosi si basa tipicamente sull’elettrocardiogramma (ECG): i ritmi sopraventricolari in genere presentano complessi QRS stretti;

Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità. In emergenza, manovre vagali o adenosina possono terminare

Note correlate includono la tachicardia sopraventricolare, la fibrillazione atriale, il flutter atriale, e l’ablazione per SVT.

tachicardia
da
ricorrenza
nodale
o
da
vie
accessorie.
Una
categoria
comune
è
la
tachicardia
sopraventricolare
(SVT),
caratterizzata
da
un
ritmi
rapido
con
QRS
stretti
nella
maggior
parte
dei
casi.
Le
extrasistoli
sopraventricolari,
come
i
battiti
atriali
prematuri,
sono
battiti
precoci
che
originano
negli
atri.
Alcuni
disturbi,
come
la
sindrome
di
Wolff-Parkinson-White,
possono
dare
tachicardie
sopraventricolari
sfruttando
vie
accessorie.
i
dettagli
dei
seminsieme
P
possono
variare
a
seconda
del
meccanismo
(es.
fibrillazione
atriale
mostra
ritmo
irregolarmente
irregolare).
In
alcuni
casi
può
essere
utile
monitoraggio
prolungato
o
test
provocativi.
una
SVT
non
complicata;
i
beta-bloccanti
o
i
calcioantagonisti
sono
usati
per
il
controllo
della
frequenza,
mentre
antiaritmici
o
cardioversone
sono
opzioni
in
situazioni
specifiche.
A
lungo
termine,
l’ablazione
endocavitaria
offre
una
possibilità
di
cura
per
molte
tachicardie
sopraventricolari;
in
atrial
fibrillation
o
flutter,
è
prevista
una
valutazione
del
rischio
di
ictus
e,
se
opportuno,
anticoagulazione.