reiterazione

Reiterazione è il termine usato per indicare l’atto o il risultato della ripetizione di una parola, frase o idea già espressa, spesso con finalità di enfasi, chiarimento o rafforzamento del discorso. In italiano è impiegato soprattutto nel lessico linguistico e retorico per descrivere una tecnica mirata a sottolineare un concetto chiave.

Etimologia e campo d’applicazione. La parola deriva dal latino reiteratio, da iterare “ripetere” con il prefisso re-, e in italiano si distingue dalla semplice ripetizione per la sua funzione intenzionale di rinforzare un messaggio. Nella retorica, la reiterazione non è unicamente una ripetizione meccanica, ma un dispositivo che può coinvolgere variazione di tono, contesto o sfumature per accentuare quanto esposto.

Contesti e funzioni. Nella letteratura e nel discorso pubblico la reiterazione serve a fissare nell’attenzione dell’ascoltatore o del lettore un determinato tema. Può manifestarsi tramite la ripetizione esatta di una parola, oppure attraverso riformulazioni, sinonimi o risonanze concettuali che ricorrono lungo un brano. Gli usi variano dal discorso politico al commento critico, dalla poesia al saggio accademico, e possono contribuire al ritmo, alla memoria e alla coerenza dell’argomentazione.

Limiti e considerazioni. Se applicata con moderazione, la reiterazione rafforza l’efficacia comunicativa; se eccessiva o mal guidata, può appesantire il testo o apparire enfatica o pedante. Nella analisi linguistica si distingue da altre figure retoriche di enfasi, come l’anafora o l’associazione frastica, in base a forma, funzione e variazione testuale.

Voci correlate. Retorica, linguistica discorsiva, enfatizzazione, figura retorica.