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multisensoriali

Multisensoriali è un termine che descrive esperienze, stimoli o processi che coinvolgono simultaneamente due o più sensi umani, come la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto, oppure sensazioni propriocettive e vestibolari. L’integrazione multisensoriale è il processo attraverso il quale il cervello combina queste informazioni provenienti da fonti diverse per costruire una rappresentazione coerente dell’ambiente, facilitando la percezione degli oggetti, la localizzazione nello spazio e le risposte comportamentali.

Dal punto di vista neurocognitivo, l’integrazione multisensoriale dipende da fattori temporali e spaziali: la sincronizzazione temporale

Applicazioni: nel marketing sensoriale, nella progettazione di ambienti e interfacce, nella realtà aumentata e virtuale, nonché

Metodi di studio includono esperimenti comportamentali, registrazioni neurofisiologiche e neuroimaging. Le ricerche indicano variabilità interindividuale e

tra
segnali,
la
congruenza
di
dove
essi
provengono
e
la
ricchezza
di
esperienza.
A
livello
cerebrale,
diverse
reti
e
aree
collaborano,
includendo
strutture
visive,
uditive
e
somatosensoriali,
per
generare
una
rappresentazione
unificata.
Esistono
esempi
classici
come
l’effetto
McGurk,
in
cui
l’informazione
visiva
sul
movimento
delle
labbra
modula
l’interpretazione
del
suono
uditivo.
in
medicina
riabilitativa
ed
educazione,
dove
approcci
multisensoriali
possono
migliorare
l’apprendimento,
la
memorizzazione
e
l’esperienza
utente.
Nel
campo
artistico
e
dello
spettacolo,
l’uso
sinergico
di
più
sensi
può
creare
esperienze
immersive.
differenze
tra
popolazioni,
evidenziando
sia
potenzialità
sia
limiti
dell’integrazione
multisensoriale.
In
certi
contesti
clinici
l’efficacia
di
approcci
multisensoriali
è
oggetto
di
dibattito
e
richiede
valutazioni
attente.