miscuglio

Miscuglio è il sostantivo italiano che indica una mescolanza di due o più sostanze non legate chimicamente tra loro per formare una nuova sostanza. In uso comune può riferirsi a qualsiasi blending, ma in ambito scientifico designa una combinazione fisica di componenti che conserva le proprietà individuali. L’etimologia richiama il verbo miscugliare/miscugliare, cioè mettere insieme elementi eterogenei.

Si distingue tra miscugli omogenei e miscugli eterogenei. Un miscuglio omogeneo ha una composizione uniforme in ogni punto, come una soluzione di sale in acqua. Un miscuglio eterogeneo mostra componenti distinguibili, come sabbia in acqua, o olio e aceto non miscelati; anche emulsioni e colloidi rientrano in questa categoria in quanto possono presentare fasi diverse o particelle sospese.

I componenti mantengono le loro proprietà e possono essere separati tramite metodi fisici: filtrazione, decantazione, centrifugazione, distillazione, evaporazione o cromatografia.

Nel linguaggio comune il termine si applica anche a miscele in cucina, cosmetica o pittura, o in analisi linguistiche e sociali quando si parla di miscuglio di lingue o culture.

Confronto con i composti: nei composti gli elementi reagiscono chimicamente per formare una nuova sostanza con proprietà distinte; i miscugli non implicano una nuova sostanza, ma una semplice mescolanza di sostanze.