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lambiguità

L'ambiguità è la qualità di un segno linguistico che può essere interpretato in più di una maniera. Può derivare da parole con più significati, da strutture sintattiche che consentono diverse letture o da riferimenti che non sono chiaramente collegati ai loro antecedenti. Nell'uso quotidiano può essere intenzionale o semplicemente il risultato di contesto insufficiente.

Etimologia: deriva dal latino ambiguitas, che significa doppia interpretazione. In italiano si distinguono tipicamente ambiguità lessicale,

Tipi principali dell'ambiguità

- Ambiguità lessicale: una parola ha più significati, ad esempio piano può indicare l'indicazione dinamica «soft» o

- Ambiguità sintattica: una frase può essere letta in modi diversi a seconda della struttura; esemplare è

- Ambiguità referenziale: un pronome non ha chiaro a chi si riferisca, come in «Marco ha detto a

- Ambiguità semantica: la stessa costruzione può permettere interpretazioni diverse senza cambiare la grammatica, ad es. «Quella

Conseguenze e gestione

L'ambiguità può influire sulla comprensione, sulla traduzione, sulla giurisprudenza e sull'informatica linguistica. Per ridurla si ricorre

Nota finale

È utile distinguere l'ambiguità da vaghezza o incertezza: l'ambiguità implica significati concreti alternativi; la vaghezza è

sintattica,
referenziale
e
semantica.
lo
strumento
musicale.
Vedi
l'uomo
con
il
telescopio.
Luca
che
lui
è
stanco».
notizia
è
pesante»
può
significare
difficile
da
credere
o
emotivamente
gravosa.
al
contesto,
a
chiarimenti,
o
a
tecniche
di
disambiguazione
automatica
basate
su
analisi
semantica
e
modelli
linguistici.
mancanza
di
definizioni
chiare
o
criteri
di
classificazione.