incompatibilità

Incompatibilità è un termine generico che descrive la mancanza di idoneità o di coerenza tra due elementi che, se combinati o messi in relazione, producono effetti indesiderati, instabilità o inefficacia. Può riferirsi a oggetti fisici, sostanze, correnti procedurali, oppure a rapporti tra persone e ruoli. L'analisi dell'incompatibilità mira a evitare rischi e a garantire funzionamento sicuro ed efficiente.

Si distinguono diverse tipologie. Incompatibilità tecnico–tecniche riguarda l'assenza di interoperabilità tra componenti hardware o software e tra standard o protocolli. Incompatibilità chimico–fisiche riguarda reazioni indesiderate o incompatibilità di solventi e materiali che ne compromettano la stabilità. In campo biomedico si parla di compatibilità biologica, ad esempio in trapianti o trasfusioni, dove un mismatch può provocare rigetto o reazioni avverse. In ambito legale e istituzionale si riferisce alle incompatibilità tra incarichi, conflitti di interesse o norme che vietano la contemporanea titolarità di determinate funzioni. Esistono anche incompatibilità relazionali o comportamentali tra individui, gruppi o culture quando valori, obiettivi o stili di lavoro sono inconciliabili.

Per gestire l'incompatibilità si ricorre a valutazioni di compatibilità, test, standardizzazione e procedure di verifica, nonché a riorganizzazioni o sostituzioni delle parti coinvolte. L'obiettivo è prevenire rischi, migliorare l'efficacia e assicurare la sicurezza.

Il termine è diffuso in ambiti tecnici, scientifici, medici e giuridici, e il concetto di compatibilità è spesso considerato l'opposto funzionale.