idrosolubile

Idrosolubile è un termine utilizzato in chimica, farmacia e nutrizione per descrivere una sostanza che è in grado di dissolversi in acqua. Può essere opposto a liposolubile, cioè solubile in solventi lipidici. Le sostanze idrosolubili tendono a formare legami idrogeno o interazioni dipolo-dipolo con le molecole d'acqua e, per alcuni composti, si dissociano in ioni.

Gli esempi comuni includono sali inorganici (come NaCl), zuccheri (glucosio, saccarosio), acidi organici deboli, amminoacidi, vitamine idrosolubili (ad es. vitamina C e alcune vitamine del gruppo B) e alcoli come l'etanolo. Non tutte le sostanze polari sono completamente idrosolubili; la solubilità dipende dalla struttura molecolare e dalle condizioni ambientali.

La solubilità in acqua è influenzata dalla temperatura, dal pH e dalla presenza di altri solventi o additivi. In generale, la solubilità dei solidi in acqua aumenta con l'aumentare della temperatura, mentre quella dei gas diminuisce con l'aumentare della temperatura. Per composti ionici, l'addizione di ioni comuni o cambiamenti di pH possono modificare la ionizzazione e quindi la solubilità.

In farmacologia e nutrizione, la solubilità idrosolubile influisce sull'assorbimento e sulla biodisponibilità: i farmaci idrosolubili spesso si assorbono rapidamente dal tratto gastrointestinale, ma possono necessitare di forme di dosaggio specifiche per mantenere la stabilità o la dissoluzione. Le forme comuni includono soluzioni, sospensioni e composti disciolti in liquidi.

La valutazione della solubilità viene tipicamente espressa come massa di soluto che si scioglie in una data quantità di solvente a una temperatura specifica (ad es. g/100 mL) o come solubilità molare. Comprende aspetti pratici in chimica analitica, formulazione farmaceutica e scienze ambientali.