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giustificazioni

Giustificazioni è il sostantivo femminile plurale che indica le ragioni o le spiegazioni che rendono accettabile, legittima o comprensibile un’azione, una credenza o un evento. Una giustificazione può avere carattere razionale, normativo o morale; può anche essere usata come scusa, ma in senso neutro si riferisce a spiegazioni che supportano la correttezza o la legittimità di qualcosa.

Etimologia: deriva dal latino iustificatio, da iustus (giusto) e facere (fare), con sensi legati all’atto di rendere

Contesti di uso: nelle opere di filosofia ed epistemologia le giustificazioni consistono in motivi o prove

Esempi e distinzione: si può dire “Le giustificazioni fornite non convincono i vertici” oppure “è necessario

Voci correlate: giustificare, giustificazione epistemica, giustificazione legale.

giusto
o
ragionevole
un’affermazione
o
un
comportamento.
che
rendono
una
credenza
giustificata
o
ragionevole.
In
logica
e
argomentazione
servono
a
sostenere
una
tesi
mediante
argomenti
strutturati.
Nel
diritto
e
nell’amministrazione
una
giustificazione
è
una
ragione
presentata
per
spiegare
un’azione,
un
ritardo
o
una
violazione,
spesso
accompagnata
da
documenti
giustificativi.
In
ambito
lavorativo
e
scolastico
si
parla
di
giustificazioni
di
assenze
o
comportamenti,
che
possono
essere
richieste
da
regolamenti
o
contratti.
presentare
una
giustificazione
formale
per
l’assenza.”
La
giustificazione
è
distinta
dalla
scusa,
perché
implica
criteri
di
accettabilità
o
evidenza,
piuttosto
che
una
mera
rettifica
della
colpa;
la
validità
dipende
da
evidenze,
norme
e
contesto.