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distrazioni

Distrazioni è un termine italiano che indica azioni o fenomeni che deviano l’attenzione da un compito, da un obiettivo o da uno stimolo centrale. Al plurale, distrazioni può riferirsi a una molteplicità di cause o tipi di deviazione attentiva. In uso comune, distrazione può anche designare attività di intrattenimento o passatempo usate per alleviare la noia o rendere più gradevole un’attesa.

Etimologia e significato: la parola deriva dal latino distractio, che significa distogliere o allontanare. Nella pratica

Aspetti cognitivi: dalla prospettiva psicologica, la distrazione è spiegata come la competizione tra stimoli rilevanti e

Cause comuni: notifiche di smartphone, rumore ambientale, multitasking, affaticamento, stress e mancanza di sonno sono tra

Implicazioni pratiche: in contesti educativi, lavorativi e di guida, le distrazioni possono compromettere la performance e

Senso culturale: oltre al significato cognitivo, distrazioni è anche usato per indicare passatempo o intrattenimento, soprattutto

quotidiana
la
distrazione
viene
distinta
dall’attenzione
selettiva
e
dall’impegno
concentrato,
ma
può
influire
su
molte
attività
e
contesti.
irrilevanti
per
l’attenzione.
Le
risorse
cognitive
sono
limitate;
stimoli
distrattivi
possono
sottrarre
risorse,
rallentare
tempi
di
risposta,
aumentare
gli
errori
e
diminuire
la
memoria
di
lavoro.
La
capacità
di
resistere
alle
distrazioni
dipende
da
fattori
come
controllo
esecutivo,
motivazione
e
stato
di
vigilanza.
le
fonti
più
frequenti
di
distrazione.
la
sicurezza.
Strategie
utili
includono
creare
ambienti
ordinati,
pianificare
sessioni
di
lavoro
concentrate,
ridurre
le
fonti
di
distrazione
digitali,
stabilire
obiettivi
chiari
e
praticare
pause
strutturate
o
tecniche
di
attenzione.
quando
serve
a
gestire
la
noia
o
a
ritagliarsi
momenti
di
svago.