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comorbilità

La comorbilità è la coesistenza di una o più condizioni cliniche aggiuntive rispetto a una malattia primaria o di riferimento. Quando una persona presenta una malattia primaria e altre patologie associate, si parla di comorbilità.

Il termine è spesso distinto dalla multimorbidità: la comorbilità implica l’esistenza di una condizione primaria su

Le comorbilità influenzano diagnosi, prognosi, scelta di trattamenti e sicurezza dei farmaci, determinando esiti clinici come

Esistono esempi comuni: diabete associato a ipertensione, malattie cardiache, malattie renali, depressione in pazienti oncologici, obesità

Nel campo della ricerca e della sanità pubblica, la comorbidità è una variabile di confondimento e di

cui
sono
registrate
altre
condizioni;
la
multimorbidità
è
la
presenza
di
due
o
più
condizioni
croniche
senza
identificare
una
condizione
primaria.
maggiore
ospedalizzazione,
complessità
terapeutica
e
mortalità.
Per
valutare
il
carico
di
comorbidità
si
utilizzano
indici
come
l’Indice
di
Charlson
e
l’Indice
Elixhauser,
nonché
liste
di
comorbidità
basate
su
sistemi
diagnostici
ICD.
associata
ad
asma.
La
gestione
richiede
un
approccio
integrato,
attenzione
alle
interazioni
farmacologiche,
l’adozione
di
percorsi
terapeutici
adattati
e
piani
di
cura
centrati
sul
paziente,
spesso
con
team
multiprofessionali.
rischio
che
influisce
su
disegni
di
studio,
efficacia
degli
interventi
e
costi
sanitari.
Nel
coding
clinico,
la
comorbidità
è
codificata
con
ICD
e
documentata
nei
fascicoli
sanitari.