mortalità

La mortalità è la frequenza dei decessi in una popolazione. Viene comunemente misurata con tassi di mortalità come il tasso di mortalità grezzo, i tassi di mortalità specifici per età o per sesso e l'indicatore di mortalità infantile. Le tavole di mortalità sintetizzano queste informazioni e consentono di stimare la speranza di vita media e l'aspettativa di vita a nascita.

Le cause di mortalità sono raggruppate in tre grandi categorie: malattie non trasmissibili (cardiopatie, tumori, diabete), malattie infettive, pericoli ambientali e lesioni. La composizione cambia nel tempo e tra paesi, influenzata da fattori economici, sanitari, stile di vita e condizioni ambientali.

Trend globali e implicazioni demografiche: nel corso del XX secolo la mortalità globale è diminuita grazie a miglioramenti sanitari, vaccinazioni, antibiotici, nutrizione e sanità pubblica. Tuttavia persistono forti differenze tra paesi; nei paesi ad alto reddito la mortalità è bassa e l'aspettativa di vita è alta, mentre in molte regioni a basso reddito resta elevata, soprattutto tra neonati e giovani adulti. L'abbassamento della mortalità ha provocato un invecchiamento della popolazione, con conseguenti implicazioni sociali ed economiche.

Fonti e limiti: le statistiche sulla mortalità si basano su registri vitali e censimenti, integrate da organizzazioni internazionali (es. OMS, Istat, Eurostat). Le stime possono essere influenzate da sotto-rilevazioni, classificazione errata delle cause di morte e confrontabilità tra sistemi sanitari.