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capacitivi

Capacitivi è un termine usato in elettronica per riferirsi a dispositivi, circuiti o fenomeni che si basano sulla capacità elettrica di immagazzinare energia nel campo tra conduttori separati da un dielettrico. L’elemento base è il condensatore, che accumula carica quando è applicata una differenza di potenziale tra le sue piastre.

La quantità di carica immagazzinata è definita dalla capacità C, tramite C = Q/V. L’unità di misura

Tipi principali di dispositivi capacitivi includono condensatori fissi (ceramici, elettrolitici, a film, tantalio) e condensatori variabili

I sensori capacitivi rilevano variazioni di capacità causate dalla presenza o distanza di oggetti, spesso una

Aspetti pratici includono tolleranze, deriva termica, perdite dielettriche ed effetto ESR. La progettazione tiene conto di

è
il
farad
(F);
comunemente
si
usano
migrofarad
(μF),
nanofarad
(nF)
o
picofarad
(pF).
Per
una
geometria
semplice,
come
un
condensatore
a
piastre
parallele
con
dielettrico
omogeneo,
la
capacità
è
C
=
ε_r
ε_0
A
/
d,
dove
ε_r
è
la
permittività
relativa
del
dielettrico,
ε_0
è
la
costante
del
vuoto,
A
è
l’area
delle
piastre
e
d
è
la
distanza
tra
di
esse.
Le
capacità
variano
al
variare
della
geometria,
del
materiale
dielettrico
e
delle
condizioni
ambientali
(temperatura,
umidità).
(trimmer,
varianti
a
mezzo
rotazione).
Esistono
anche
superfici
sensibili
capacitive
impiegate
in
sensori.
mano.
Si
distinguono
in
self-capacitance
(capacitance
percepita
da
un
singolo
elemento)
e
mutual-capacitance
(tra
elementi
interfaciali).
Le
applicazioni
comuni
includono
schermi
touch
capacitivi,
rilevatori
di
prossimità
e
interfacce
utente
avanzate.
stabilità,
protezione
contro
breakdown
e
compatibilità
ambientale.