sullidoneità

Sullidoneità è un termine emergente utilizzato in alcuni contesti accademici italiani per descrivere la tendenza di un sistema, di un'organizzazione o di una norma a tollerare o integrare livelli elevati di conformità superficiale pur senza garantire efficacia, responsabilità o verifica sostanziale delle prestazioni. Il fenomeno viene spesso indicato come una forma di adattamento eccessivo a pressioni esterne che valorizza l’apparire conformi più che la realizzazione di risultati concreti.

Etimologia e uso: la parola assembla l’idea di idoneità (adeguatezza) con un prefisso che suggerisce intensità o ultrapassamento, indicando una condizione in cui l’adeguatezza viene superata dall’adesione simbolica alle norme. Il termine è ancora di uso limitato e varia nelle applicazioni tra politica, governance, organizzazione e valutazione delle politiche pubbliche.

Concetti chiave e applicazioni: in pratica, la sullidoneità descrive una situazione in cui pratiche, procedure o audit mirano a soddisfare standard esterni senza garantire una verifica sostanziale delle prestazioni o della responsabilità. Può manifestarsi come eccessiva adesione a checklist, certificazioni o modelli esterni, a scapito di analisi critica, efficacia operativa e accountability.

Distinzione e criticità: differisce dal conformismo generico per l’accento posto sulla tensione tra adesione formale a norme esterne e la reale qualità delle azioni. Riceve critiche per la mancanza di definizione operativa uniforme e per la potenziale vaghezza.

Voci correlate: idoneità, conformismo, governance etica, accountability, valutazione delle politiche. Nota: è un concetto ancora in fase di consolidamento e non ampiamente standardizzato.