semplificazione

La semplificazione è il processo di rendere qualcosa più semplice, riducendo la complessità, le variabili o i passaggi necessari per raggiungere un obiettivo. In senso ampio si applica a contesti molto diversi, dall’amministrazione pubblica alle scienze, dal linguaggio teorico al design di prodotti, e mira a conservare l’efficacia funzionale riducendo oneri, costi e tempi.

L’etimologia richiama il termine semplice, con l’aggiunta del suffisso -ficazione, e indica il passaggio dall’insieme di elementi complessi a una formulazione o struttura più lineare e accessibile. In italiano la parola è spesso impiegata in espressioni come semplificazione amministrativa, semplificazione normativa o semplificazione tecnologica.

In matematica e informatica la semplificazione riguarda l’eliminazione di elementi ridondanti o l’uso di espressioni equivalenti più concise; in informatica si parla anche di refactoring del codice per migliorarne la leggibilità e la manutenibilità. In linguistica si riferisce a processi che rendono forme o strutture più semplici, a scapito, talvolta, di variazioni delicate nel significato o nella pronuncia. Nell’ambito della produzione e del design si traduce in servizi e prodotti più intuitivi, con procedure utente semplificate e interfacce più accessibili.

Gli effetti della semplificazione sono ambivalenti: può aumentare l’efficienza e la fruibilità, ma comporta rischi di perdita di funzione, protezione, sicurezza o precisione. Per questo motivo è spesso accompagnata da studi di impatto, misurazioni di efficacia e consultazione degli attori interessati.