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radiocomandi

Radiocomandi sono sistemi che permettono di controllare a distanza un apparecchio o un impianto mediante una trasmissione radio. In genere comprendono un trasmettitore, spesso portatile o fissato a parete, e un ricevitore installato sull’unità da controllare. Non richiedono contatti fisici e trovano impiego in ambiti domestici, industriali e di automazione.

I radiocomandi si distinguono per tipologia e uso: radiocomandi portatili con pulsanti o joystick, radiocomandi fissi

Tecnologie e codifica: le modulazioni comuni includono ASK/ON-OFF, FSK o GFSK. Le frequenze tipiche sono nelle

Aspetti di sicurezza e affidabilità: la scelta di codici unici, chiavi e protocolli resistenti è cruciale per

Regolamentazione e standard: le trasmissioni radio operano in bande autorizzate e sono soggette a normative nazionali

Applicazioni: TV, decoder, telecomandi per cancelli, allarmi, veicoli radiocomandati, robotica e automazione industriale. Le tendenze includono

per
cancelli
e
sistemi
di
allarme,
e
dispositivi
embedded
integrati
in
veicoli
o
macchine.
Molti
sistemi
utilizzano
codici
unici
o
chiavi
per
limitare
l’uso
non
autorizzato
e
offrire
maggiore
sicurezza.
bande
ISM,
ad
esempio
intorno
a
433,92
MHz,
868/915
MHz
e
2,4
GHz.
Per
migliorare
la
sicurezza
si
usano
codici
evoluti
come
rolling
code
o
altre
forme
di
criptaggio,
oltre
a
meccanismi
di
abbinamento
tra
trasmettitore
e
ricevitore.
Alcuni
sistemi
trasmettono
sequenze
complesse,
altri
solo
segnali
semplici
di
stato.
impedire
intercettazioni
o
riutilizzo
dei
segnali.
I
rischi
includono
attacchi
di
replay,
jamming
o
clonazione,
per
cui
i
sistemi
moderni
rafforzano
la
sicurezza
con
codifica
rotante
e
aggiornamenti
periodici.
ed
europee
(CE,
EMC/RED)
e
alle
direttive
sul
rumore
elettromagnetico.
Le
potenze
e
i
requisiti
di
sicurezza
sono
regolati
per
evitare
interferenze.
l’integrazione
con
l’IoT,
miglioramenti
di
sicurezza
e
nuove
modulazioni
per
maggiore
robustezza.