preprocessore

Il preprocessore è un componente del processo di sviluppo software che effettua trasformazioni sul sorgente prima che venga passato al compilatore o all'interprete. Le trasformazioni tipiche includono l'espansione di macro, l'inclusione di file esterni e la gestione di direttive condizionali. L'obiettivo è modulare il codice e semplificare la portabilità tra ambienti diversi.

Nei linguaggi di programmazione come C e C++, il preprocessore è un ingrediente essenziale del processo di compilazione. Attraverso direttive che iniziano con un simbolo di controllo (ad es. #include, #define, #if, #endif), il preprocessore risolve dipendenze, genera testo intercettando sostituzioni prima che il codice venga analizzato dal compilatore. Oltre al supporto di macro, esso può gestire inclusioni ricorsive di file e condizioni di compilazione.

Oltre al contesto dei linguaggi di programmazione, i preprocessori sono utilizzati nella gestione di testo e dei dati: pipeline di data cleaning, preparazione di dataset, templating e generazione di codice o documentazione. Alcuni strumenti agiscono come preprocessori generici (es. m4) e vengono impiegati per automatizzare trasformazioni ripetitive o per produrre file di configurazione.

Nell'ecosistema web, esistono preprocessori HTML, CSS e JavaScript che trasformano sintassi o estensioni prima della produzione: ad esempio CSS preprocessors come Sass o LESS, che consentono variabili, annidamenti e funzioni, oppure template engine e preprocessori di markup che generano HTML finale.

Storicamente, i preprocessori hanno facilitato l'inclusione di codice riutilizzabile, la gestione di configurazioni multipiattaforma e la generazione di codice, ma possono complicare il debugging e ridurre la trasparenza se usati in modo eccessivo. È consigliabile utilizzare in modo mirato e documentare le direttive utilizzate.