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ottimismo

L’ottimismo è una tendenza psicologica a attendere esiti positivi e a interpretare gli eventi in modo favorevole. Il termine deriva dal francese optimisme, che a sua volta nasce dal latino optimus, “il migliore”; in italiano si è diffuso nel XIX secolo come descrizione di una disposizione generale verso la positività.

Si distingue comunemente tra l’ottimismo disposizionale, o ottimismo di tratto, e l’ottimismo situazionale o contingente. L’ottimismo

Aspetti psicologici e sociale. L’ottimismo è correlato a migliori strategie di coping, maggiore resilienza e adattamento

Misurazione e critica. In psicologia, strumenti come scale orientate all’ottimismo disposizionale cercano di valutare la tendenza

Applicazioni pratiche. L’ottimismo è considerato utile in educazione, lavoro e terapie psicologiche come elemento che facilita

di
tratto
è
una
propensione
stabile
nel
tempo
a
credere
che,
in
media,
le
cose
vanno
meglio
per
se
stessi
rispetto
agli
altri.
L’ottimismo
contingente
dipende
invece
dalle
circostanze
specifiche
e
può
variare
in
base
ai
contesti.
in
situazioni
stressanti.
In
ambito
sanitario,
è
stato
associato
a
una
maggiore
aderenza
alle
terapie,
a
una
percezione
di
minore
distress
e,
in
alcuni
casi,
a
esiti
di
recupero
migliori.
Tuttavia,
può
anche
comportare
rischi,
come
una
sottovalutazione
dei
rischi
reali,
una
pianificazione
inadeguata
o
aspettative
irrealistiche.
generale,
distinguendola
dall’ottimismo
ottico
o
dalla
speranza.
Alcuni
filosofi
e
teorie
sociali
discutono
i
limiti
dell’ottimismo,
sottolineando
che
una
visione
eccessivamente
positiva
può
ostacolare
la
percezione
critica.
l’apprendimento,
la
motivazione
e
la
gestione
delle
difficoltà,
sempre
integrato
con
un’analisi
realistica
delle
situazioni.