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motilità

Motilità è la capacità di muoversi. In biologia, la motilità comprende movimenti a livello cellulare, la locomozione degli organismi e la migrazione di cellule all’interno dei tessuti. È essenziale per lo sviluppo embrionale, la risposta a stimoli, la fertilità e l’omeostasi fisiologica.

La motilità cellulare è guidata dal citoscheletro, formato da actina, microtubuli e proteine motorie. Le estensioni

Le strutture ciliate e flagellari svolgono ruoli chiave nella motilità su scala cellulare. I flagelli, presenti

Nella biologia microbica, la motilità è comune e può essere mediata da flagelli o pili. Negli eucarioti

Aspetti clinici e di ricerca includono l’analisi della motilità per fertilità, la diagnosi di ciliopatie come

della
membrana
come
lamellipodi
e
filopodi,
insieme
alle
contrazioni
dell’apparato
actinico,
consentono
lo
spostamento
della
cellula.
Le
forze
motrici
derivano
dall’ATP
e
sono
regolate
da
vie
di
segnalazione
come
Rho,
Rac
e
Cdc42.
in
molte
cellule
procariotiche
e
in
alcuni
eucarioti,
generano
movimento
battente
grazie
a
motori
proteici
basati
su
microtubuli.
Le
ciglia
(cilio,
plurale
cili)
possono
muovere
la
cellula
oppure
spingere
i
fluidi
su
superfici,
contribuendo
a
processi
come
la
pulizia
delle
vie
aeree.
multicellulari,
la
motilità
dell’apparato
muscolare
permette
la
locomozione,
la
postura
e
la
fecondazione
(motilità
degli
spermatozoi);
la
migrazione
cellulare
è
invece
fondamentale
durante
lo
sviluppo
e
la
riparazione
dei
tessuti.
la
displasia
ciliare
primaria
e
l’indagine
sui
meccanismi
di
migrazione
nelle
malattie
tumorali.