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contrazioni

Contrazioni è il plurale di contrazione. In italiano il termine indica tre fenomeni distinti che raccontano un accorciamento o una trasformazione funzionale: contrazioni linguistiche, contrazioni muscolari e contrazioni ostetriche.

Contrazioni linguistiche consistono nell'unione di due o più elementi in una forma più breve. In italiano è

Contrazioni muscolari: fenomeno fisiologico per cui i muscoli generano tensione e accorciano il sarcomero, permettendo movimenti.

Contrazioni uterine: fenomeno fisiologico durante la gravidanza e il travaglio. Le contrazioni diventano regolari e coordinate

In ambito medico e linguistico, il termine contrazioni riassume concetti fondamentali per la descrizione di dinamiche

comune
la
contrazione
di
preposizioni
e
articoli
determinativi:
del
(di
+
il),
della
(di
+
la),
dei,
delle,
nello
(in
+
lo),
sullo
(su
+
lo),
al,
allo,
ai,
agli,
alle,
ecc.
Le
contrazioni
possono
essere
obbligatorie
in
contesti
normativi,
oppure
alternative
o
informali.
Le
contrazioni
si
distinguono
da
altre
processi
di
elisione
o
fusione,
e
influenzano
ortografia,
pronuncia
e
stile.
Le
contrazioni
sono
classificate
in
isotoniche
(la
lunghezza
del
muscolo
cambia
durante
la
contrazione)
e
isometriche
(la
lunghezza
resta
costante).
Il
meccanismo
coinvolge
l'interazione
tra
actina
e
miosina,
l'attivazione
del
calcio,
e
l'uso
di
ATP.
Le
contrazioni
possono
essere
volontarie,
riflesse
o
involontarie,
come
nel
caso
delle
fascicolazioni
o
crampi.
per
dilatare
il
collo
dell'utero
e
facilitare
il
parto.
Prima
del
travaglio
si
possono
presentare
le
contrazioni
di
Braxton
Hicks,
tipicamente
irregolari
e
meno
dolorose.
Durante
il
travaglio,
la
frequenza,
l'intensità
e
la
durata
aumentano
progressivamente.
corporee
o
linguistiche.
L'uso
dipende
dal
contesto
disciplinare
e
dalla
lingua
di
riferimento.