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irrigazioni

L'irrigazione è l'applicazione artificiale di acqua al suolo per sostenere la crescita delle colture. Viene impiegata in agricoltura, orticoltura e paesaggio per compensare carenze idriche o per migliorare la produttività. La scelta del metodo dipende da clima, tipo di suolo, coltura e disponibilità d'acqua. L'obiettivo è fornire l'acqua necessaria con tempi e quantità adeguati, riducendo perdite per evaporazione e percolazione.

Storia e sviluppo: le prime forme di irrigazione risalgono all'antichità, con canali e pozzi in Mesopotamia,

I principali sistemi includono: irrigazione di superficie (furrow, allagamento), irrigazione a sprinkler (con irrigatori che spruzzano

Componenti tipici sono fonte d'acqua, rete di adduzione, pompe, tubazioni, filtri, regolatori di pressione e emettitori.

Tra i principali rischi ci sono l'eccesso o la carenza idrica, la salinizzazione del suolo e l'inquinamento

Egitto
e
Valle
dell'Indo.
Nel
XX
secolo
si
diffusero
pompe,
tubazioni
e
sistemi
di
controllo
meccanizzati.
Negli
ultimi
decenni
si
è
affermata
l'irrigazione
a
goccia
e
la
microirrigazione,
che
migliorano
l'efficienza
idrica
soprattutto
in
condizioni
aride.
acqua
dall'alto,
sia
fissi
sia
mobili),
microirrigazione
o
goccia
(emettitori
vicino
alle
radici),
e,
in
alcuni
casi,
irrigazione
sotterranea.
I
sistemi
moderni
possono
essere
automatizzati
e
controllati
da
centraline,
sensori
e
timer.
La
gestione
mira
all'efficienza,
tramite
pianificazione
basata
su
evapotranspirazione,
umidità
del
suolo
e
dati
meteorologici,
controllo
remoto
e
manutenzione
regolare.
La
scelta
del
sistema
influisce
su
costi,
rendimento
delle
colture
e
sostenibilità
ambientale.
di
acque
superficiali.
Un'irrigazione
ben
gestita
riduce
sprechi,
migliora
resa
agricola
e
limita
gli
impatti
ambientali,
contribuendo
a
una
gestione
più
sostenibile
delle
risorse
idriche.