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microirrigazione

La microirrigazione, nota anche come irrigazione a goccia, è un sistema di irrigazione che fornisce acqua direttamente alla zona delle radici delle piante tramite una rete di tubazioni e gocciolatori. Operando a pressioni relativamente basse, tipicamente tra 1 e 3 bar, permette un’erogazione di acqua a basso flusso (circa 0,5–4 L/h per emitter). L’approccio mira a ridurre le perdite per evaporazione e per scorrimento superficiale, migliorando l’efficienza idrica e la gestione delle risorse.

Componenti chiave sono la fonte d’acqua, un sistema di filtrazione e regolazione della pressione, tubazioni principali

Vantaggi principali includono un uso più efficiente dell’acqua, migliore uniformità di distribuzione e la possibilità di

Diffusione e contesto: la microirrigazione è ampiamente adottata in agricoltura con risparmio idrico, in regioni aride

e
laterali,
gocciolatori
o
micro-irrigatori,
e
un
controllore
programmabile
o
manuale.
Alcuni
sistemi
includono
fertirrigazione
per
dosare
fertilizzanti,
sensori
di
umidità
e
iniettori
di
additivi.
I
gocciolatori
possono
essere
fissi
o
regolabili
e
le
reti
possono
prevedere
diverse
linee
di
irrigazione
per
campi,
orti
o
aree
verdi.
irrigare
su
terreni
con
pendenze
o
con
scarsa
permeabilità
superficiale.
È
indicata
per
colture
orticole,
frutticole
e
viticole,
nonché
per
paesaggistica
e
giardinaggio.
Svantaggi:
rischio
di
ostruzione
degli
emitter
dovuto
a
particelle
solide
o
sali,
dipendenza
dalla
qualità
dell’acqua,
costo
iniziale
e
necessità
di
manutenzione
regolare
e
monitoraggio
dell’umidità
del
suolo.
o
semiaride,
nonché
in
paesaggistica
e
orticoltura
domestica.
L’evoluzione
tecnologica
ha
introdotto
emitter
autocompensanti,
sistemi
fertirriganti
e
controllo
remoto,
contribuendo
a
una
gestione
più
sostenibile
dell’acqua.