intolleranza

Intolleranza è il termine usato per descrivere l'atteggiamento o la condotta che rifiuta, esclude o opprime persone o gruppi sulla base di differenze come religione, etnia, nazionalità, genere, orientamento sessuale, opinioni o altre caratteristiche. L’origine etimologica deriva dal latino intolerantia, letteralmente “senza tolleranza”.

L’intolleranza può manifestarsi sia a livello individuale che strutturale. A livello personale si esprime con pregiudizi, ostilità, discriminazione e ostinata resistenza al confronto. A livello sociale o istituzionale può tradursi in pratiche politiche, leggi o politiche pubbliche che limitano diritti civili, libertà di espressione o di culto, o favoriscono la persecuzione di minoranze.

Le forme principali includono intolleranza religiosa, etnica o razziale, intolleranza politica o ideologica, intolleranza linguistica o culturale, nonché ostilità verso individui di orientamento sessuale, identità di genere o disabilità. Può anche riguardare gruppi percepiti come minaccia o come "intrusi" e può alimentare xenofobia, estremismo e violenza.

Cause comuni includono paura o minaccia percepita, ingroup-outgroup bias, deumanizzazione, ignoranza, stereotipi e pressioni sociali. Le conseguenze possono andare dalla discriminazione e segregazione alla marginalizzazione, violenze o conflitti di lunga durata, con effetti negativi sulla coesione sociale e sul Benessere individuale.

Le risposte mirate includono educazione alla diversità, dialogo interculturale, politiche antidiscriminatorie, tutela dei diritti umani e pratiche di tolleranza basate su principi di libertà e dignità. In molte tradizioni democratiche la tolleranza è considerata una virtù istituzionale necessaria per garantire pluralismo pacifico e diritti fondamentali.