pregiudizi

I pregiudizi sono giudizi o opinioni preconcette riguardo persone o gruppi sociali, spesso negativi e non supportati da fatti verificabili. Il termine deriva dal latino praejudicium, letteralmente “giudizio anticipato”, e il concetto si riferisce a un'impalcatura di assunti mentali non basati sull'esperienza diretta.

I pregiudizi si manifestano come stereotipi, valutazioni generalizzate e ostilità verso specifici gruppi. Possono riguardare campi vari come razza ed etnia, genere, religione, orientamento sessuale, età, nazionalità, abilità o classe sociale.

Origini e meccanismi: i pregiudizi derivano da processi sociali e cognitivi, tra cui la socializzazione, la necessità di semplificare la realtà e il bisogno di coerenza. Meccanismi come lo stereotipo, l’effetto alone e il bias di conferma giocano ruoli chiave. La teoria dell’identità sociale spiega come l’appartenenza a un gruppo favorisca l’in-group e alimenti pregiudizi verso gli out-group.

Conseguenze: i pregiudizi alimentano discriminazione, esclusione sociale, ostacolo all’uguaglianza e potenziali conflitti, con effetti psicologici sia sui bersagli che su chi li esprime. Possono ridurre opportunità e benessere degli individui e delle comunità.

Contromisure: interventi educativi che enfatizzano la valutazione critica delle informazioni, programmi di contatto tra gruppi in condizioni di cooperazione e obiettivi comuni, alfabetizzazione mediatica e politiche antidiscriminatorie. Promuovere contatti reali, riflessione etica e rappresentazioni complesse dei gruppi può ridurre i pregiudizi nel tempo.