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flessione

Flessione è un termine polisemico derivante dal latino flectere, che indica piegarsi o piegare. In italiano viene usato in diversi contesti per descrivere una curvatura, una variazione di direzione o una modifica morfologica. Le principali accezioni si riscontrano in ingegneria, anatomia/biomeccanica e linguistica.

In ingegneria e fisica dei materiali, la flessione descrive la deformazione di un elemento sottoposto a un

Nel corpo umano, la flessione è il movimento che avvicina due segmenti articolari, riducendo l’angolo tra di

In linguistica, la flessione (o flessione grammaticale) è la variazione delle forme di una parola per esprimere

Note: in alcuni contesti tecnici, “deflessione” può indicare deviazione lineare o traslazione senza implicare una piegatura

momento
flettente,
che
provoca
curvatura.
L’analisi
della
flessione
si
basa
su
modelli
come
la
teoria
di
Euler-Bernoulli
o
di
Timoshenko;
la
curvatura
è
legata
al
momento
flettente
e
alle
proprietà
elastiche
e
geometriche
della
sezione.
La
deflessione
è
la
deviazione
della
traccia
originale
dell’elemento.
Se
lo
sforzo
supera
il
limite
elastico,
si
ha
una
deformazione
permanente
(plasticità)
e,
in
casi
estremi,
il
guasto
strutturale.
essi.
Esempi
comuni
sono
la
flessione
del
braccio
sull’avambraccio
o
la
flessione
delle
dita
verso
la
mano.
L’estensione
è
l’operazione
opposta.
tempi,
modo,
numero,
persona
o
caso.
Esempi
italiani
includono
la
coniugazione
dei
verbi
(parlo,
parli,
parla)
e
le
flessioni
nominali
(gatto,
gatti).
interna
come
nella
flessione.