figuratività

Figuratività è un termine della teoria dell'arte e della linguistica che indica la tendenza o la qualità di rappresentare la realtà attraverso figure, immagini o simboli piuttosto che per via di riferimenti puramente astratti. In senso visivo, descrive opere caratterizzate da soggetti riconoscibili e da una resa che richiama il mondo esterno, pur potendo includere stilizzazioni o interpretazioni soggettive. Si contrappone all’astrazione, ma non esclude ibridazioni: molti lavori mescolano elementi figurativi e astratti per trasmettere sensazioni o significati non immediatamente visibili.

Nella pittura e nelle arti visive, la figuratività è associata a livelli di fedeltà al soggetto, al realismo o al grado di stilizzazione. La figura è spesso utile alla narrazione visiva e facilita l’interpretazione dello spettatore, ma può anche diventare linguaggio simbolico o ideologico, capace di rimandare a contesti storici, sociali e culturali.

In letteratura e retorica, figuratività descrive l’uso di linguaggio figurato—metafore, similitudini, personificazioni, allegorie—per evocare immagini mentali e significati multipli oltre il senso letterale. La figuratività linguistica serve a esprimere emozioni, tonalità e concetti astratti in modo accessibile e immediato.

In cinema, fotografia e nuove media, la figuratività si riferisce all’efficacia delle immagini nel veicolare contenuti riconoscibili; può coesistere con approcci non figurativi per ottenere effetti di senso differenti e complementari.

Etimologia e uso: figuratività deriva da figura e dalla desinenza -tività. Nella critica italiana è uno strumento descrittivo utile per analizzare come un’opera relazioni al reale, al simbolico e al significato sociale.