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extrasolare

Extrasolare è un termine utilizzato in astronomia per riferirsi a oggetti situati al di fuori del Sistema Solare. Nella pratica riguarda in primo luogo esoplaneti, pianeti che orbitano una stella diversa dal Sole, ma può estendersi anche ad altri corpi e sistemi extrasolari.

In italiano il termine più comune per indicare un pianeta esterno è esoplaneta; extrasolare è l’aggettivo generico

Storia: i primi pianeti extrasolari confermati furono scoperti nel 1992 intorno a un pulsar (PSR B1257+12) da

Metodi di rilevamento: i principali metodi includono la velocità radiale (doppler), il transito (riduzione della luminosità

Caratteristiche e distribuzione: gli esoplaneti presentano una grande varietà di dimensioni, composizioni ed orbite, dai giganti

Nomenclatura e catalogazione: gli esoplaneti sono spesso indicati con il nome della stella seguito da una lettera

Significato scientifico: lo studio degli extrasolari aiuta a comprendere la formazione planetaria, la diversità dei sistemi

che
ne
descrive
l’origine
esterna
al
Sistema
Solare.
Wolszczan
e
Frail;
i
primi
pianeti
orbitanti
una
stella
simile
al
Sole,
51
Pegasi
b,
furono
annunciati
nel
1995
da
Mayor
e
Queloz.
Da
allora,
missioni
spaziali
e
survey
terrestri
hanno
rivelato
migliaia
di
esoplaneti
grazie
a
metodi
come
la
velocità
radiale
e
la
fotometria
di
transito,
tra
cui
Kepler
e,
più
recentemente,
TESS.
durante
l’orbita),
l’imaging
diretto,
la
microlentilazione
gravitazionale
e
l’astrometria.
gassosi
vicini
alle
loro
stelle
(hot
Jupiters)
ai
pianeti
rocciosi
simili
alla
Terra.
L’energia
delle
stelle
ospitanti
definisce
la
cosiddetta
zona
abitabile,
dove
l’acqua
liquida
potrebbe
esistere.
minuscola
(ad
es.
Gliese
667
Cc).
Archivi
come
NASA
Exoplanet
Archive
raccolgono
dati
su
migliaia
di
sistemi.
stellari
e
la
possibilità
di
vita
altrove
nell’universo.