anabolici

Gli anabolizzanti, o steroidi anabolizzanti, sono derivati sintetici del testosterone concepiti per stimolare soprattutto gli effetti anabolici, ovvero la crescita della massa muscolare e della densità ossea, con una modulazione degli effetti androgeni. Hanno impieghi terapeutici in alcune condizioni, ma sono spesso utilizzati illegalmente per migliorare le prestazioni sportive o l’aspetto fisico.

Meccanismo: si legano ai recettori degli androgeni nelle cellule, stimolando la sintesi proteica e l’aumento della massa muscolare; alcune formulazioni sono attive per via orale, ma molte presentano rischi epatici. La farmacodinamica varia tra i composti: alcuni conservano una quota maggiore di attività androgena, altri privilegiano l’effetto anabolico.

Usi medici: trattamenti per l’ipogonadismo maschile, alcune forme di osteoporosi, atrofia muscolare associata a malattie croniche o a gravi traumi; i benefici e i rischi sono valutati caso per caso e l’uso è tipicamente prescritto e monitorato da professionisti sanitari.

Rischi ed effetti indesiderati: possono causare danni al fegato (in particolare le formulazioni 17α-alchilate), alterazioni del profilo lipidico, ipertensione, acne, peli in eccesso, virilizzazione nelle donne e nei giovani, rallentamento della crescita in età adolescenziale, effetti sulla fertilità, modifiche dell’umore e potenziale dipendenza.

Aspetti normativi: in molti paesi sono sostanze controllate o vietate senza prescrizione; l’uso medico è soggetto a prescrizione e monitoraggio. Nello sport, l’uso di steroidi anabolizzanti è vietato dalla WADA e da altre federazioni antidoping, con controlli e sanzioni per chi risulta positivo.