Terremoti

Terremoti sono vibrazioni e onde di energia generate dal rapido rilascio di stress accumulato nelle rocce della crosta terrestre. Le vibrazioni si propagano attraverso il suolo e si manifestano come scosse di diversa intensità e durata, percepite in modo variabile a seconda dell’ubicazione e delle condizioni geologiche locali.

Origine: I terremoti hanno principalmente origine dal movimento delle placche tettoniche: scorrimento lungo faglie, collisioni o subduzione alle fronti tra placche. L’improvviso scorrimento delle rocce libera energia sotto forma di onde sismiche. Possono verificarsi anche a causa di attività vulcanica o, meno frequentemente, di processi umani come l’iniezione di fluidi, il riempimento di bacini artificiali o grandi estrazioni che modificano lo stress del sottosuolo.

Misurazione e classificazione: la magnitudo indica l’energia rilasciata e viene stimata con scale come la magnitudo momento (Mw); l’intensità descrive l’entità dello scuotimento sul terreno e si esprime con i gradi Mercalli. L’epicentro è la località superficiale direttamente sopra l’ipocentro, e la profondità influisce sugli effetti. Le onde principali sono le onde P (compressione), le onde S (di taglio) e le onde di superficie; la loro combinazione, la distanza dall’ipocentro e la geologia del terreno determinano l’intensità percepita e i danni.

Effetti: scosse del terreno, danni a edifici e infrastrutture, cedimenti del suolo, frane e, in mare, tsunami che possono minacciare le coste. L’impatto dipende da magnitudo, profondità, durata, geologia locale e resistenza delle strutture.

Mitigazione: l’adozione di codici antisismici, progettazione e retrofit degli edifici, pianificazione territoriale, istruzione della popolazione e sistemi di allerta precoce contribuiscono a ridurre i rischi. L’analisi storica del pericolo aiuta a individuare aree ad alto rischio e a definire priorità di intervento e prevenzione.