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Lintersezionalità

Lintersezionalità è un quadro teorico e metodologico che studia come categorie sociali come razza, genere, classe, orientamento sessuale, disabilità, età, nazionalità e religione si intersecano per produrre sistemi di oppressione, discriminazione o privilegio. In italiano si usa spesso l'intersezionalità.

Origini e concetti chiave: Crenshaw nel 1989 ha introdotto il concetto per descrivere come razza e genere

Applicazioni e metodi: il modello viene impiegato in diritto, politiche pubbliche, istruzione, sanità, media e ambiente

Critiche e dibattiti: tra i rilievi c’è la difficoltà di misurare con precisione le interazioni tra assi

Rilevanza: l’intersezionalità resta una cornice di riferimento nelle scienze sociali e umanistiche, utile per promuovere giustizia

si
intrecciano
nell’oppressione
legale
e
sociale,
evidenziando
limiti
delle
analisi
che
considerano
le
categorie
singolarmente.
L’intersezionalità
propone
che
l’oppressione
sia
interdipendente
e
che
le
identità
non
possano
essere
sommate
semplicemente,
ma
si
influenzino
reciprocamente,
dando
luogo
a
esperienze
uniche.
lavorativo
per
analizzare
disuguaglianze
complesse.
Le
pratiche
includono
analisi
multidimensionali,
interviste
qualitative
e
disaggregazione
dei
dati
per
identità
multiple,
con
l’obiettivo
di
rivelare
disparità
spesso
invisibili
e
guidare
interventi
più
inclusivi.
identitari
e
di
evitare
frammentazioni
eccessive.
Alcuni
temi
includono
come
bilanciare
diritti
universali
e
specificità
identitarie,
nonché
rischi
di
essentialismo
se
l’analisi
non
è
condotta
con
rigore
metodologico.
sociale
e
inclusione,
riconoscendo
che
le
esperienze
di
oppressione
e
privilegio
emergono
dall’intersezione
di
molteplici
identità.