Demielinizzanti

Demielinizzanti è un termine che si riferisce a sostanze, agenti o processi che danneggiano la mielina, la guaina lipidica che avvolge e isola gli assoni nel sistema nervoso centrale (SNC) e, in parte, nel sistema nervoso periferico (SNP). La perdita o la disfunzione della mielina altera la velocità e l’efficienza della conduzione nervosa, determinando deficit motori, sensoriali, visivi o autonomi.

Le cause possono essere molteplici: autoimmune, tossiche, infettive o metaboliche. In ambito centrale le condizioni demielinizzanti includono malattie autoimmuni come la sclerosi multipla e altre encefalomielopatie; nel SNP si riscontrano neuropatie demielinizzanti infiammatorie croniche come CIDP e, in forma acuta, la sindrome di Guillain-Barré. Esposizioni a solventi organici o alcoli, carenze vitaminiche (in particolare B12) e altre condizioni metaboliche possono contribuire a processi demielinizzanti. Infezioni o vaccinazioni possono, in alcuni casi, precedere eventi demielinizzanti acuti. L’infezione da JC virus in individui immunocompromessi è responsabile di demielinizzazione in PML (progressive multifocal leukoencephalopathy).

Clinicamente, la demielinizzazione può presentarsi con deficit motori o sensoriali, diplopia o perdita visiva, alterazioni dell’equilibrio e affaticamento, a seconda del sito interessato e della sua estensione. La diagnosi si fonda su storia clinica, esami neurologici, imaging MRI, analisi del liquido cerebrospinale ed elettromiografia quando opportuno.

Il trattamento mira a controllare l’infiammazione e a rallentare la perdita della mielina, mediante terapie immunomodulatorie (ad esempio corticosteroidi, plasmapiesi o immunoglobuline IV), gestione delle cause sottostanti e riabilitazione.