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strumentalizzata

Strumentalizzata è il participio femminile dell’infinito tratto dal verbo strumentalizzare, cioè rendere qualcosa o qualcuno uno strumento al servizio di un fine altrui. In uso comune, l’aggettivo o participio descrive una persona, un gruppo o una situazione che è stata trattata o presentata principalmente come mezzo per raggiungere un obiettivo esterno, piuttosto che per i suoi meriti o interessi propri.

Etymologia e uso linguistico: a partire da “strumento”, l’atto di strumentalizzare implica mettere a servizio di

Ambiti di impiego: in sociologia e studi politici si parla di strumentalizzazione politica di gruppi vulnerabili,

Aspetti critici: l’espressione richiama responsabilità e potere, sottolineando come la scelta di utilizzare qualcuno o qualcosa

Riassunto: strumentalizzata indica una condizione di utilizzo di persone, gruppi o dati come strumenti al servizio

un
fine
un
soggetto
o
un
elemento
che
non
è
considerato
in
base
alla
sua
autonomia
o
dignità,
ma
solo
per
la
funzione
che
può
svolgere.
Il
termine
è
spesso
usato
in
contesti
critici,
come
nella
politica,
nei
media
o
nelle
dinamiche
sociali,
per
indicare
manipolazione,
sfruttamento
o
sfruttamento
strumentale.
di
strumentalizzazione
delle
informazioni
o
della
memoria
storica,
e
di
strumentalizzazione
delle
emozioni
pubbliche.
In
ambito
etico
e
giuridico
si
considera
spesso
una
violazione
della
dignità
o
dei
diritti,
quando
una
persona
viene
usata
come
mezzo
per
fini
altrui
senza
consenso
o
considerazione
delle
sue
capacità
individuali.
per
un
fine
possa
nascondere
ingiustizie,
discriminazioni
o
sfruttamento.
Tuttavia,
la
distinzione
tra
uso
strumentale
legittimo
(ad
es.
coordinamento
di
obiettivi
comuni
con
consenso
informato)
e
abuso
resta
spesso
oggetto
di
dibattito.
di
finalità
altrui,
con
connotazioni
generalmente
critiche
e,
in
molti
casi,
etiche
o
legali
rilevanti.