sfruttamento

Lo sfruttamento è un fenomeno sociale ed economico che indica l’uso ingiusto o eccessivo di potere, risorse o lavoro. Esso comporta una disparità di trattamento e di valore, con i benefici concentrati nelle mani di chi detiene il controllo, spesso a scapito di chi produce valore o di chi vede violati i propri diritti fondamentali.

Si distinguono tipologie principali: lo sfruttamento economico-lavorativo, che comprende il lavoro forzato, il lavoro minorile, salari e condizioni non adeguate e limitazioni della libertà di scelta; lo sfruttamento sessuale, spesso legato a tratta di persone; e lo sfruttamento delle risorse naturali, che comporta esaurimento ambientale e danni alle comunità locali.

Storicamente associato a schiavitù, colonizzazione e disuguaglianze strutturali, lo sfruttamento è al centro di norme internazionali e nazionali. Organizzazioni come l’ILO e l’ONU hanno adottato trattati contro il lavoro forzato, il lavoro minorile e la tratta di persone, nonché norme volte a responsabilizzare le catene di fornitura e tutelare i diritti umani.

Le conseguenze includono povertà, perdita di dignità, condizioni di lavoro pericolose, esclusione socioeconomica e danni ambientali. Il fenomeno riflette spesso strutture di potere asimmetriche e vulnerabilità, che rendono alcune popolazioni particolarmente suscettibili.

Le risposte sono legislative e istituzionali: salari dignitosi, contratti chiari, ispezioni del lavoro, prevenzione e lotta alla tratta, responsabilità sociale delle imprese, trasparenza delle filiere e tutela ambientale. L’educazione ai diritti umani e l’informazione pubblica sono strumenti chiave per ridurre lo sfruttamento.