sovranità

La sovranità è un concetto centrale delle scienze politiche e del diritto internazionale. Indica l'autorità suprema di uno Stato di governare se stesso e di regolare i propri affari sia interni che esterni, senza subire interferenze illegittime. Si distingue in sovranità interna, ovvero il potere di legiferare, mantenere l’ordine pubblico e gestire il sistema istituzionale all’interno del territorio; e in sovranità esterna, riferita al riconoscimento e all’indipendenza nei confronti degli altri Stati e agli obblighi derivanti dal diritto internazionale. A volte si distingue tra sovranità nazionale, intesa come potere sovrano dello Stato, e sovranità popolare, che enfatizza che l’autorità deriva dal popolo.

Storicamente, riveste ruoli diversi a seconda dell’epoca. Filosofi come Bodin e Grotius hanno posto le basi, distinguendo l’autorità legislativa assoluta e il diritto naturale degli Stati. L’idea di sovranità territoriale è stata consolidata nel sistema di Westfalia (1648), che pose l’indipendenza degli Stati e la non ingerenza nei loro affari interni come principi centrali dell’ordine internazionale. Nel XX secolo la sovranità continua a convivere con la legge internazionale: gli Stati sono uguali come attori e vincolati da trattati, convenzioni e norme delle Nazioni Unite. Le decolonizzazioni hanno ampliato il numero di Stati considerati sovrani, mentre l’integrazione regionale, come l’Unione Europea, ha introdotto forme di sovranità condivisa o delegata in specifici ambiti.

Oggi la sovranità è discussa in relazione a temi come diritti umani, protezione dei popoli, interventi umanitari e autodeterminazione; resta un equilibrio tra autonomia statale e responsabilità internazionale, tra non interferenza e norme comuni.