raffinamento

Raffinamento è il processo volto a trasformare una sostanza grezza in una forma più pura o di qualità superiore, tramite la rimozione di impurità, la separazione di componenti indesiderati o la conversione in una versione più utile o stabile. Il termine si usa in chimica, metallurgia, ingegneria chimica, agricoltura, alimenti e gestione delle risorse idriche.

In ambito industriale prevalgono esempi: raffinazione del petrolio; raffinazione dello zucchero; raffinazione di metalli; raffinazione di oli e grassi; purificazione dell’acqua; raffinazione della cellulosa per carta; raffinazione di prodotti alimentari. I processi coinvolti variano a seconda della sostanza, ma di norma comprendono tecniche quali distillazione frazionata, filtrazione, cristallizzazione, decolorazione, assorbimento, scambio ionico, precipitazione, elettrolisi, cracking e idrotrattamento.

Gli scopi del raffinamento includono l’aumento della purezza chimica, la stabilità, l’eliminazione di odori o colori indesiderati, la miglioria della consistenza e dell’utilità finale del prodotto. Nei settori energetico, chimico e alimentare si cercano standard di purezza e prestazioni che permettano uso sicuro ed efficiente, nonché conformità a regolamenti ambientali e di sicurezza.

Storia e contesto: pratiche di raffinamento esistono fin dall’antichità, come nel caso di metalli dorati e zucchero grezzo. Con la rivoluzione industriale si svilupparono impianti su larga scala e processi sempre più specializzati, accompagnati da normative tecniche e criteri di controllo qualità.